sabato 1 giugno 2013

La medicina a Roma

La medicina romana è strettamente legata a quella di altri popoli italici e a quella etrusca.
Secondo le fonti la medicina nell'impero romano era tramandata dal pater familias poichè era presente nei romani una sfiducia in quella orientale, proveniente dalla Grecia.
La medicina domestica consisteva nella somministrazione di vino e olio, ma soprattutto di cavolo, perchè ricco di proprietà curative.
A differenza della cultura greca, all'inizio a Roma, la medicina aveva ancora quel carattere magico-superstizioso e la malattia era la prova per il vero uomo che poteva superarla solo con rimedi naturali e con le cure offerte dalla tradizione. L'uomo romano si affidava al dio Esculapio per la guarigione e il tempio del dio era considerato come ospedale, anche se gli ammalati venivano in parte abbandonati al loro destino.
Successivamente, sotto l'impero di Cesare e quello di Augusto, i medici greci iniziarono ad affermarsi, ma erano considerati "artigiani" poichè chiedevano un compenso per i loro servigi.
Una vera e propria formazione per l'arte della medicina non esisteva a Roma. Chiunque poteva dichiararsi medico e aprire un ambulatorio senza nessuna cognizione teorica o esperienza pratica.
Uno dei primi medici romani è Celso che scrisse un trattato il De re medica, ma un importante punto di riferimento per i secoli successivi è Galeno, un medico greco che operò sotto Marco Aurelio riprendendo gli insegnamenti ippocratici. Secondo Galeno, la malattia insorge quando i quattro umori corporei, identificati con i quattro elementi, sono in contrasto tra loro e, quindi, la terapia migliore è quella dell'uso medicamentoso degli opposti. Praticò la dissezione sugli animali per comprendere l'anatomia umana poichè era vietata sui cadaveri per motivi religiosi, e di questo abbiamo un riscontro nel romanzo Medicus dove Il Principe dei medici Avicenna dice al protagonista :
    "...è stato scritto fin dai tempi di Galeno, cui i Greci non permisero di sezionare essere umani.
         Ebrei e Cristiani hanno la stessa proibizione.Tutti gli uomini ripugnano la dissezione..."
Si interessò in particolare dell'occhio, sui reni, sul cervello e sull'apparato circolatorio.
Con l'avvento della religione cristiana e, successivamente nel Medioevo, si ebbe un declino della medicina romana  e il culto di Esculapio-guaritore venne sostituito da quello di Cristo. La guarigione è solo un divino intervento e la medicina diventa una preghiera e un imporre le mani.



Strumenti chirurgici romani

Nessun commento:

Posta un commento